Per analogia con gli pseudoprimi, numeri composti che superano un esame di primalità passato da tutti i numeri primi e da relativamente pochi numeri composti, propongo di chiamare “pseudocomposti” i numeri composti che superano un esame passato da tutti i numeri composti e da relativamente pochi numeri primi.
L’unica categoria nota è definita dalla sequenza .
I termini a2n e a2n + 1 sono entrambi multipli di n, quindi anche tutti i termini successivi lo sono, pertanto an è multiplo di . Se n è composto e maggiore di 4, tutti i suoi fattori che sono primi o loro potenze non superano
e sono tra i termini del fattoriale, quindi an è multiplo di n.
Nel 2020 Davide Oliveri osservò che se n è primo, an sembra essere multiplo di n in pochi casi e quelle rare eccezioni meritano l’appellativo di “pseudocomposti”.
L’esame di primalità basato sulla sequenza mostrata non ha alcun valore pratico: non si conosce alcun modo efficiente per calcolare xn e yn e stabilire se un numero è primo in questo modo è enormemente meno veloce che utilizzando altri metodi ben noti (v. numeri primi).
Riscrivendo la sequenza come a2n = n(a2n – 1 + a2n – 2) e a2n + 1 = n(a2n + a2n – 1), si dimostra che , dove le due sequenze xn e yn sono così definite:
- x0 = 1, x1 = 0, x2n = x2n – 1 + x2n – 2, x2n + 1 = nx2n + x2n – 1;
- y0 = 0, y1 = 1, y2n = y2n – 1 + y2n – 2, y2n + 1 = ny2n + y2n – 1.
La tabella seguente mostra i valori di xn e yn, per n fino a 20.
n |
xn |
yn |
0 |
1 |
0 |
1 |
0 |
1 |
2 |
1 |
1 |
3 |
1 |
2 |
4 |
2 |
3 |
5 |
5 |
8 |
6 |
7 |
11 |
7 |
26 |
41 |
8 |
33 |
52 |
9 |
158 |
249 |
10 |
191 |
301 |
11 |
1113 |
1754 |
12 |
1304 |
2055 |
13 |
8937 |
14084 |
14 |
10241 |
16139 |
15 |
80624 |
127057 |
16 |
90865 |
143196 |
17 |
807544 |
1272625 |
18 |
898409 |
1415821 |
19 |
8893225 |
14015014 |
20 |
9791634 |
15430835 |
Se p è primo, il fattoriale non è multiplo di p, pertanto p è pseudocomposto se e solo se xna0 + yna1 è multiplo di p. I resti modulo p si ripetono con periodo p, quindi ha senso considerare solo i valori di a0 e a1 da 0 a p – 1, escludendo il caso in cui siano entrambi nulli modulo p.
In generale, possono esserci quattro casi:
- xp e yp sono entrambi multipli di p, nel qual caso p è pseudocomposto per qualsiasi scelta di a0 e a1 e potremmo definirlo “pseudocomposto assoluto”;
- xp è multiplo di p e yp no, nel qual caso p è pseudocomposto per qualsiasi scelta di a0 e a1 = 0, quindi per p – 1 combinazioni;
- yp è multiplo di p e xp no, nel qual caso p è pseudocomposto per qualsiasi scelta di a1 e a0 = 0, quindi per p – 1 combinazioni;
- né xp né yp sono multipli di p, nel qual caso per ogni scelta di a0 diverso da 0 esiste un solo valore di a1 che rende p pseudocomposto, ossia
e per ogni scelta di a1 diverso da 0 esiste un solo valore di a0 che rende p pseudocomposto, ossia
; anche in questo caso le combinazioni sono p – 1.
Quindi, escludendo gli eventuali pseudocomposti assoluti, ogni numero primo è pseudocomposto rispetto a esattamente p – 1 combinazioni di a0 e a1.
Perché allora gli pseudocomposti sono rari? Per un primo p le combinazioni differenti di a0 e a1 modulo p sono p2 – 1 (essendo esclusa la combinazione in cui a0 e a1 sono multipli di p), quindi ogni primo p è pseudocomposto per una frazione delle combinazioni.
Se non esistessero pseudocomposti assoluti, ci attenderemmo di trovare in media asintoticamente circa loglogn + 1 pseudocomposti tra i primi minori di n. Si tratta di un numero molto piccolo: in media circa 3.89 pseudocomposti inferiori a 109. Questo non ci dice nulla però sull’effettiva distribuzione del numero di pseudocomposti rispetto alle varie coppie di valori di a0 e a1; come notò lo stesso Oliveri, non sembrano essercene per alcune combinazioni, ma probabilmente dipende solo dal numero limitato di primi esaminati.
Per trovare una coppia di valori di a0 e a1 rispetto ai quali un primo p è pseudocomposto bisogna calcolare xp e yp, dopodichè:
- se xp e yp sono entrambi multipli di p, qualsiasi scelta di a0 e a1 va bene, perché p è pseudocomposto assoluto;
- se xp non è multiplo di p, si sceglie a1 a piacere non multiplo di p e si calcola
;
- se yp non è multiplo di p, si sceglie a0 a piacere non multiplo di p e si calcola
.
Se né xp né yp sono multipli di un primo p, e p è pseudocomposto rispetto alla coppia (a0, a1), lo è anche rispetto alle coppie e
per ogni intero n (facendo variare n le due sequenze generano le stesse coppie, in ordine differente).
Esistono pseudocomposti assoluti? Se i valori di xp e yp fossero casuali, ci sarebbe una probabilità che p divida ciascuno di essi e se le probabilità fossero indipendenti, la probabilità che un primo sia pseudocomposto assoluto sarebbe
. Se le probabilità fossero indipendenti per i vari primi, dato che
è minore di 1, ci si potrebbe attendere che non ne esistano o che ne esista solo un numero finito. Le ipotesi alla base di questo calcolo però non sono verificate e l’esistenza o meno di pseudocomposti assoluti è un problema aperto.
Se esistono, sono maggiori di 107 (M. Fiorentini, 2021).